Cosa possono avere in comune la signora di un castello francese che pare presa in prestito da una storia cantata dai trovatori e una responsabile di cabina della compagnia aerea della Swissair che sarebbe perfetta per una pubblicità? Che cosa può effettivamente unire un cavaliere dell'ordine dei Templari e un giovane copilota della stessa compagnia aerea?
Niente, è chiaro, e questa è l'unica risposta sensata che la vostra ragione possa dare.
Ma forse le cose non sono tutte così sensate e logiche, forse la vita è fatta di richiami, legami, combinazioni solo apparenti che se non la ragione, almeno il cuore può provare a scandagliare.
Claudine Giovannoni con la sua voce assolutamente originale ci prova e direi che ci riesce con Nebbie nella brughiera (Seneca edizioni). Un libro che potete leggere in molti modi. Accontentandovi della piacevolezza della scrittura e facendovi catturare da una narrazione che balza arditamente da un'epoca all'altra, da una vicenda all'altra. Emozionandovi per la capacità che ancora hanno i libri di farci viaggiare con la fantasia, mettendo nell'angolo, se necessario, le pretese del buon senso. Oppure, ed è questo che vi raccomando, cercando di andare in profondità, tirando il freno alle pagine che quasi si girano da sole, per inchiodarvi al cospetto delle grandi domande della vita e della morte. Che ci riguardano tutti, ma che quasi mai accettiamo di portare alla superficie delle nostre giornate.
E insomma, finite il libro di Claudine, lo riponete sullo scaffale della vostra libreria, provate persino ad archiviarlo nella vostra mente come cosa già fatta, in attesa di altre letture, di altre riflessioni, invece c'è qualcosa che rimane e vi invita a guardare diversamente le persone che avete incontrato e magari anche quelle che incontrerete.
Vi interrogherete sul senso profondo di questo incontro, vi verrà di grattare sotto la superficie del caso e delle cose che sembrano capitare da sole, sospetterete di qualcosa che viene prima e che magari continuerà a lungo anche dopo. Poi vi capiterà anche altre volte di incrociare sconosciuti che in realtà percepite di aver già conosciuto da qualche parte e non vi basterà dire che al mondo ci sono tanti sosia, in fondo...
Questo è un libro che regala avventura, stimola fantasia, ma forse avventura e fantasia sono espedienti per avvicinarci alla possibilità della reincarnazione, per rovesciare il senso comune che presume di avere una risposta per tutto, per solleticare la curiosità su altri cammini, altre possibilità. Per uno come me, convinto che le singole vite sono come onde che ritornano al grande oceano, è stato come andare a nozze.
Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
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Effettivamente nulla è dato alla coincidenza.
RispondiEliminaDestino e fato sono “concetti” che, seppur accolti con partecipazione, non sono l’unica spiegazione alla nostra presenza in questo involucro.
Trovo questa tua recensione molto profonda e sensibile… come solo ed unicamente un iniziato può concepire.
In fondo non vi è differenza nella “radice” di pensiero filosofico seguito, possa essere quello Hinayana o Mahayana oppure ancora giapponese zen piuttosto che quello tibetano tantrico…
Il Dharma è ciò che permea il desiderio di conoscenza… andare oltre ciò che è legato al samsara… distaccarci dal ciclo di vita-morte-rinascita.
Seppure il mio sentire è ripreso in forma armonica e romanzata, facendo quindi leva su quanto richiesto dai lettori, ho cercato di avvicinarmi il più possibile al messaggio intrinseco che questa filosofia ci dona.
Non sono in grado di scrivere saggi, o testi elucubrati di discussioni filosofiche: sono un’ignorante. Nel mio ristretto mondo (ma grazie al suffragio di esperienze vissute un po’ ovunque sul pianeta, che mi hanno rapportata ad altre culture, filosofie e religioni che si voglia) ho cercato una sorta di dialogo interiore e ne è scaturito questo romanzo.
E’ però anche un messaggio chiaro: “siamo tutti esseri umani e perciò tutti uguali… l’unica vera differenza tra gli individui è nella loro condizione vitale… e quest’ultima dura oltre la morte, nell’eternità”.
Qui, inevitabilmente, dovrei parlare del Karma e della legge della causa-effetto. Poiché non esistono azioni fisiche o spirituali che non abbiano prima o poi uno specifico effetto! L’effetto che queste avranno sulla nostra vita sarà coerente con l’intenzione con cui abbiamo agito…
E’ solo un minuscolo seme, Paolo.
Una traccia che ormai è indelebile… di questo mio passaggio.
Vorrei poter fare di più, ed è per questo che forgio i miei sogni, li coltivo e cerco di portare un messaggio tangibile di Amore e Serenità…
ed è per questo, in fondo,… che io scrivo!