Non so se sfuggirò a un pigro zapping televisivo in un pigro giorno di ferragosto.
Forse sì, o forse no, e magari capiterò su uno dei vecchi cartoni animati che mi incantavano da bambino. Non lo so, ma visto che ci sto pensando, ecco qui cosa dico a proposito in una pagina di Una domenica come le altre.
Buon Ferragosto a tutti!
Forse sì, o forse no, e magari capiterò su uno dei vecchi cartoni animati che mi incantavano da bambino. Non lo so, ma visto che ci sto pensando, ecco qui cosa dico a proposito in una pagina di Una domenica come le altre.
Buon Ferragosto a tutti!
Qui va bene, qui mi fermo.
Perché ci sono i personaggi dei Looney Tunes, i beniamini della mia infanzia. Gatto Silvestro che ancora non si è stufato di dare la caccia a Titti l’insopportabile, Bugs Bunny faccia tosta, quell’altro eterno perdente di Vil Coyote, uno che ti strappa un tifo da curva mentre macina idee e chilometri dietro Be-Beep, solo per finire inesorabilmente in fondo a un canyon o sparato in cielo.
Ci sono ancora, i miei vecchi amici. Non sono stati annientati dai guerrieri galattici carichi di armi di distruzione di massa, dai mostriciattoli verdi versati in arti marziali, dagli scheletri ambulanti e dalle altre creature dell’oltretomba. Resistono bene, anche se hanno perso qualcosa della magia di un tempo. Ormai basta cercarli su uno dei canali, uno dei mille canali, appunto. Con ragionevole certezza ci si può imbattere in loro a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Vuoi mettere quando un cartone di tre minuti era un avvenimento?
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