Una buona panchina fa sentire al riparo chi vi si siede, e fa apparire il suo ozio come un'attività non soltanto legittima, ma di qualità superiore, da intenditore - un po' come quando al ristorante uno ordina un piatto molto semplice e il cuoco gli fa capire di considerarlo un buongustaio
Che bello questo Panchine. Come uscire dal mondo senza uscire (Laterza, collana Contromano), di Beppe Sebaste, libro leggero e profondo allo stesso tempo, poetico di una poesia che scaturisce in primo luogo da uno sguardo inconsueto sul mondo...
Perché è questo che fa, in buona sostanza, Beppe Sebaste: si siede e guarda davanti a sè, si siede e usa il suo tempo senza ansia e senza pretesa. E lo usa assai bene, perché spesso e volentieri il tempo usato meglio è quello che quasi quasi sembra dilapidato.
Soprattutto oggi, in questo mondo dove pare che si sia posto solo per la rapidità, per gli spostamenti rapidi e ripetuti, per giornate imbevute solo di movimento. E sarà anche per questo che le panchine - avete notato anche voi? - stanno scomparendo dalle nostre città o sono confinate in posti - per esempio le hall dei centri commerciali - dove è chiaro che potrai fermarti solo per tirare il fiato e quindi tirarti su e fare subito quello che devi fare (produci, consuma, crepa...). Il tempo è denaro, come fai a perderlo su una panchina?
E allora questo libriccino non è solo poesia, è anche presa di coscienza, protesta, riappropriazione di giornate e spazi e tempi. Per dirla con Beppe Sebaste:
Stare in panchina, nel elssico attuale, è il contrario dello scendere in campo. Ma la panchina è l'ultimo simbolo di qualcosa che non si compra, di un modo gratuito di trascorrere il tempo e di mostrarsi in pubblico, di abitare la città e lo spazio. La panchina è un luogo di sosta, un'utopia realizzata
Una piccola isola di parole nel grande oceano della rete per condividere libri e mondi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La Terapia del bar: Massimiliano Scudeletti racconta il circo che si fece bar
Ho dodici anni e passo spesso dietro il bancone , posso prendere qualsiasi cosa tranne gli alcolici naturalmente, ma mi piace guardare il ...
-
Avevo voglia di un libro come Tramonto e polvere , un libro di quelli che si leggono di un fiato, perché raccontano una storia, perché...
-
Aggiungi didascalia Bomba ananas. Ti piace l'unione di questi due termini. Ti dà la sensazione di tenere in mano qualcosa di vivo....
-
Senza la differenza fra prossimo ed estraneo, fra appartenenza e non appartenenza, non sarei mai diventata una scrittrice. Si racconta ...
usiamo sempre l'espressione 'trascorrere il tempo', ma siamo sicuri che il tempo lo si trascorre, cioè lo si attraversa mentre forse sarebbe più corretto dire che è il tempo che attraversa noi? non è un gioco di parole, ma il tempo è un concetto perturbante e mobile, dunque attraversarne le dimensioni non concrete appare sempre come una sfida, no? lo attraversiamo in senso orizzontale, ma in effetti il tempo, inteso largamente, ha almeno altre 3 direzioni possibili. La panchina: luogo d'attesa e di ozio, appoggio dimensionale per i soggettisti della Francia impressionista, luogo nel luogo, momento di sospensione...
RispondiEliminaMaria Cristina Famiglietti
...pensavo di comperarne una da mettere nel mio living...giusto per non scordare che riposare e riflettere è importante come lavorare
RispondiElimina