Che ci azzecca il premio Nobel della letteratura Eugenio Montale, con il cantautore Francesco De Gregori?
Nulla, certo. O forse qualcosa, se entrambi hanno scritto dei versi che hanno intitolato La storia.
La canzone la conoscete, per cui preferisco proporvi i primi versi della Sutura (proprio così si chiama) di Montale
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l'ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra
carezze o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi
Anche questa è una canzone che pare abbia bisogno della sua chitarra. Ma posso dire?, non sono d'accordo quasi su niente.
Preferisco di gran lunga il buon De Gregori, che ci dice:
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
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