Talvolta pensa anche, ma senza dirlo a nessuno, che il cervello degli uomini abbia la forma delle nuvole, e che dunque le nuvole sono come la sede del pensiero e del cielo; oppure che il cervello è nell'uomo la nuvola che lo unisce al cielo.
Forse potrebbe valere la pena di leggere La teoria delle nuvole di Stéphane Audeguy anche solo per frasi come queste; ma questo libro è anche molto altro: un libro singolare, sbilenco, complesso nonostante la narrazione piana, compassata, sempre molto raccolta, di questa scrittrice francese.
Magari non è il capolavoro a cui qualcuno ha gridato. Però sarà difficile non portarsi con sè almeno uno di questi personaggi: lo stlista giapponese scampato a Hiroshima, la bibliotecaria solitaria di Parigi, il quacchero che per la prima volta studia le nuvole per quello che in effetti sono, il pittore che quadro dopo quadro finisce per svuotare le sue opere di qualsiasi oggetto che non siano le nuvole...
E' una storia che ci fa rimbalzare di secolo in secolo, di latitudine in latitudine, giocando tra finzione e ricostruzione storica, tra romanzo-romanzo e romanzo quasi saggio... fino a che, in dirittura di arrivo, quando tutto pare incanalato verso una conclusione prevedibile, le carte si scompaginano e le nuvole lasciano il posto a un'unica nuvola, la sola creata dall'uomo, la nuvola fungo dell'atomica...
Buono anche per saperne qualcosa di più sulle nuvole, che sono belle, sono anche utili, ma in genere consideriamo poco: poco più di una decorazione o un segno di qualcos'altro che ha a che vedere con la meteorologia, talvolta magari anche un presagio.
Mai che però si guardi alla nuvola per quello che è. Questo libro restituisce dignità alle nuvole.
E a proposito, sapevate che le nuvole hanno un peso? Un peso che fa impressione... Io non ci avevo mai pensato.
Forse potrebbe valere la pena di leggere La teoria delle nuvole di Stéphane Audeguy anche solo per frasi come queste; ma questo libro è anche molto altro: un libro singolare, sbilenco, complesso nonostante la narrazione piana, compassata, sempre molto raccolta, di questa scrittrice francese.
Magari non è il capolavoro a cui qualcuno ha gridato. Però sarà difficile non portarsi con sè almeno uno di questi personaggi: lo stlista giapponese scampato a Hiroshima, la bibliotecaria solitaria di Parigi, il quacchero che per la prima volta studia le nuvole per quello che in effetti sono, il pittore che quadro dopo quadro finisce per svuotare le sue opere di qualsiasi oggetto che non siano le nuvole...
E' una storia che ci fa rimbalzare di secolo in secolo, di latitudine in latitudine, giocando tra finzione e ricostruzione storica, tra romanzo-romanzo e romanzo quasi saggio... fino a che, in dirittura di arrivo, quando tutto pare incanalato verso una conclusione prevedibile, le carte si scompaginano e le nuvole lasciano il posto a un'unica nuvola, la sola creata dall'uomo, la nuvola fungo dell'atomica...
Buono anche per saperne qualcosa di più sulle nuvole, che sono belle, sono anche utili, ma in genere consideriamo poco: poco più di una decorazione o un segno di qualcos'altro che ha a che vedere con la meteorologia, talvolta magari anche un presagio.
Mai che però si guardi alla nuvola per quello che è. Questo libro restituisce dignità alle nuvole.
E a proposito, sapevate che le nuvole hanno un peso? Un peso che fa impressione... Io non ci avevo mai pensato.
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