Ciò che rende unico il tuo andare non è l'aver visto quelle montagne, quei monasteri, quei palazzi, o solcato quei sentieri, o attraversato quei mari, bensì su quella strada l'aver incontrato certe persone.
Purtroppo il turismo fa di tutto per impedirti gli incontri e ti fa viaggiare in gruppo; ma quando ti muovi da solo, con i mezzi lenti a basso consumo di energia, fatalmente ti trovi in queste situazioni.
E questo è un insegnamento enorme, soprattutto per l'ultimo viaggio della nostra vita, che è forse il più vero di tutti poiché sei rassegnato ad attraversare un mondo di cui non hai la minima idea, senza conoscere la lingua, senza nessun bagaglio, completamente nudo.
Credo che un uomo possa affrontare questo viaggio con più leggerezza se ha tanto viaggiato, poiché si è abituato a rinunciare al superfluo e alle fine capisce che deve lasciare in un angolino anche il proprio corpo, l'ultimo superfluo.
(Paolo Rumiz, intervista a Irene Ameglio, L'Indice)
Purtroppo il turismo fa di tutto per impedirti gli incontri e ti fa viaggiare in gruppo; ma quando ti muovi da solo, con i mezzi lenti a basso consumo di energia, fatalmente ti trovi in queste situazioni.
E questo è un insegnamento enorme, soprattutto per l'ultimo viaggio della nostra vita, che è forse il più vero di tutti poiché sei rassegnato ad attraversare un mondo di cui non hai la minima idea, senza conoscere la lingua, senza nessun bagaglio, completamente nudo.
Credo che un uomo possa affrontare questo viaggio con più leggerezza se ha tanto viaggiato, poiché si è abituato a rinunciare al superfluo e alle fine capisce che deve lasciare in un angolino anche il proprio corpo, l'ultimo superfluo.
(Paolo Rumiz, intervista a Irene Ameglio, L'Indice)
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