Il tempo si è portato via tutto, gli amici, i maestri, gli eroi, le
battaglie, le passioni, tutto. Tutto. Però questa malinconia è
dolce.
In questo deserto c’è ancora lei, donna che è nata libera e che
libera morirà, donna sempre diversa e sempre uguale a se stessa.
Donna in pace con se stessa, che non rimpiange nulla.
Sorride, e per una volta non può trattenere un pizzico di orgoglio.
Ha sempre avuto il coraggio di dire quello che pensa. E quante ne ha
dette, quante persone avrebbero voluto ritrovarsi in altri panni,
davanti a lei.
Lei: Miss Uragano.
Il buio ora le fa meno paura. C’è luce, là in fondo.
L’Italia l’ha delusa e avvilita, ma lo sa, lo sente, che c’è
sempre possibilità di riscatto, che l’Italia può cambiare. Che
qualsiasi società può cambiare.
L’educazione servirà. La dignità servirà. La responsabilità
servirà. Non c’è riforma che non potrà essere fatta.
In fondo basta mettere il dito nella piaga perché la piaga cominci a
guarire.
(da Paolo Ciampi, Miss Uragano, Romano editore)
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