Quanto sarà vero questo angolo di New York a pochi passi da Central Park, ma a un mondo di distanza dalle speculazioni di Wall Street, dalle luci del palcoscenico di Broadway, dalle ansie e dalle frenesie che sempre e comunque associamo alla Grande Mela?
Non lo so, davvero, ma forse sì, esiste davvero, questa New York senza grattacieli, senza locali ultimo grido, questa New York di strade appartate e giardini dove si va a passeggiare insieme al proprio cane. E forse esistono per davvero i suoi abitanti. Persone di età, lavoro, cultura diversa, ognuna con il proprio fardello di speranze e di delusioni.
Come tutti gli abitanti di ogni città del mondo, si dirà. Eppure no, perchè questi newyorkesi scendono per strada, si incontrano, si salutano, attaccano discorso, condividono parole da cui alla fine discende qualcos'altro....
Varia umanità che si mette in gioco, che si mescola e si confonde, come i cani che non si reggono più, nemmeno col guinzaglio. Varia umanità e possibilità che si schiudono, comunque, anche per i più mortificati, i più eccentrici, i più solitari.
Non poteva che chiamarsi i Newyorkesi, questo libro di Cathleen Schine. Vero, con un tocco di magia: che poi è l'autentico omaggio di una scrittrice alla sua città.
Non lo so, davvero, ma forse sì, esiste davvero, questa New York senza grattacieli, senza locali ultimo grido, questa New York di strade appartate e giardini dove si va a passeggiare insieme al proprio cane. E forse esistono per davvero i suoi abitanti. Persone di età, lavoro, cultura diversa, ognuna con il proprio fardello di speranze e di delusioni.
Come tutti gli abitanti di ogni città del mondo, si dirà. Eppure no, perchè questi newyorkesi scendono per strada, si incontrano, si salutano, attaccano discorso, condividono parole da cui alla fine discende qualcos'altro....
Varia umanità che si mette in gioco, che si mescola e si confonde, come i cani che non si reggono più, nemmeno col guinzaglio. Varia umanità e possibilità che si schiudono, comunque, anche per i più mortificati, i più eccentrici, i più solitari.
Non poteva che chiamarsi i Newyorkesi, questo libro di Cathleen Schine. Vero, con un tocco di magia: che poi è l'autentico omaggio di una scrittrice alla sua città.
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