Anche nei pellegrinaggi medievali il camminare era uno strumento, e non un semplice mezzo di trasporto.
I pellegrini partivano per curare mali fisici ma anche problemi interiori, e il camminare era la meta vera del pellegrinaggio, e non (o non solo) il semplice mezzo per arrivare a Santiago o a Roma.
Pensate a Sigerico, il vescovo di Canterbury, che nell'anno 990 compì uno dei pellegrinaggi più famosi della storia, quello da cui è nata la via Francigena moderna: Sigerico camminò per ottanta giorni, arrivò alla meta, cioé Roma, incontrò il papa, si fermò solo tre giorni e ripartì per altri ottanta giorni di cammino.
E' Roma o sono i centosessanta giorni di cammino l'aspetto più importante del pellegrinaggio?
(Luca Gianotti, L'arte del camminare, Ediciclo)
I pellegrini partivano per curare mali fisici ma anche problemi interiori, e il camminare era la meta vera del pellegrinaggio, e non (o non solo) il semplice mezzo per arrivare a Santiago o a Roma.
Pensate a Sigerico, il vescovo di Canterbury, che nell'anno 990 compì uno dei pellegrinaggi più famosi della storia, quello da cui è nata la via Francigena moderna: Sigerico camminò per ottanta giorni, arrivò alla meta, cioé Roma, incontrò il papa, si fermò solo tre giorni e ripartì per altri ottanta giorni di cammino.
E' Roma o sono i centosessanta giorni di cammino l'aspetto più importante del pellegrinaggio?
(Luca Gianotti, L'arte del camminare, Ediciclo)
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