Non riuscimmo
ad attuare interamente il nostro programma, per il semplice fatto che
le azioni umane sono sempre inferiori agli umani propositi. E' facile
dire e credere, alle tre del pomeriggio, che "ci alzeremo alle
cinque del mattino, faremo una colazione leggera alle cinque e mezzo,
e partiremo alle sei".
"Così
riusciremo a fare un buon tratto di strada, prima che il caldo
diventi afoso" osserva uno.
"In questo
periodo dell'anno, l'aurora è la parte migliore della della
giornata. Non vi sembra?" aggiunge un altro.
"Oh,
indubbiamente".
"L'aria è
così fresca e pura".
"E la luce
è così dolce!".
La prima
mattina, si mantiene il proponimento. Ci si riunisce alle cinque e
mezzo. Il gruppo è silenzioso; individualmente, si è alquanto
rabbiosi, propensi a lagnarsi dei cibi e anche di tutto il resto;
l'atmosfera sembra carica di nervosismo represso in cerca di uno
sfogo. E la sera si ode la voce del tentatore:
"Se
partissimo alle sei e mezzo precise, potrebbe bastare, io credo"
(Jerome K. Jerome, Tre uomini a zonzo, Bur)
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