Il mio nome, solo a pronunciarlo, suscita ammirazione in ogni angolo del pianeta, in Birmania come nella Terra del Fuoco.
Forse sarebbe meglio dire il nome del personaggio che ho creato, un pomeriggio di pioggia del 1914, durante la lavorazione di un cortometraggio, scegliendo degli abiti fuori misura in uno spogliatoio maschile.
Ma questi aneddoti li ho raccontati in ogni maniera, anche se mi sorprende sempre ricordare la misteriosa semplicità con la quale Charlot oi The Tramp, il vagabondo, come lo chiamo gli americani, venne alla luce.
(Fabio Stassi, L'ultimo ballo di Charlot, Sellerio)
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