Nessuno ormai è solo con se stesso e il proprio destino, ognuno scruta l'orizzonte.
Di notte, nell'ora in cui è coricato, solo e sveglio nella casa protetta e sprangata, il suo pensiero vola ad amici e a terre lontane: forse, a quella stessa ora, si compie parte del suo destino, un attacco della cavalleria a un villaggio galiziano, un assalto per mare, le cose che, proprio in quell'attimo, avvengono a migliaia, e a mille miglia di distanza, toccano la sua vita.
E l'anima lo sa, si dilata, desidera, presagendo, anelando a coglierne una parte, l'aria si incendia di desideri e preghiere che volano da un capo all'altro del mondo.
(Stefan Zweig, Il mondo senza sonno, Skira)
Di notte, nell'ora in cui è coricato, solo e sveglio nella casa protetta e sprangata, il suo pensiero vola ad amici e a terre lontane: forse, a quella stessa ora, si compie parte del suo destino, un attacco della cavalleria a un villaggio galiziano, un assalto per mare, le cose che, proprio in quell'attimo, avvengono a migliaia, e a mille miglia di distanza, toccano la sua vita.
E l'anima lo sa, si dilata, desidera, presagendo, anelando a coglierne una parte, l'aria si incendia di desideri e preghiere che volano da un capo all'altro del mondo.
(Stefan Zweig, Il mondo senza sonno, Skira)
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