Oggi che i boschi hanno smesso di vestirci, di nutrirci, di proteggerci, sono diventate palestre dell'anima, è qui che possiamo venire ad alleggerirci, a sgrassare via il nero, l'ossessione, la furia. Provare davvero a vigilare sui nostri pensieri come un pescatore vigila sui pesci di cui si nutrirà...
Così scrive Tiziano Fratus, poeta, scrittore, ma soprattutto cercatore di alberi, viaggiatore nei misteri e negli incanti della natura, uomo che di fronte al miracolo di una sequoia o di un altro grande patriarca verde sa accendersi di emozioni che non sono solo del naturalista appassionato del suo mestiere.
Si definisce uomo che attraversa il paesaggio alla ricerca di connessioni spirituali e va in giro per il mondo, consapevole che gli alberi sono uno straordinario libro che è bene tenere sempre a portata di mano per ciò che riescono a insegnare: il senso del tempo e della responsabilità, ma anche una diversa possibilità per la nostra vita, per le nostre comunità, perfino per la nostra economia in tempi di crisi.
Con L'Italia è un bosco (Laterza) Tiziano non ci offre solo un viaggio affascinante e sorprendente per l'Italia dei monumenti che ci sono - ci sono ancora - anche se non riscuotono la stessa attenzione dei monumenti di pietra e marmo. Ciò che conta viene prrima ancora dei parchi, dei giardini e degli orti botanici da visitare, dei paesaggi da tenere come cosa preziosa, degli alberi da riconoscere e da studiare: l'invito a fermarsi, a perdersi nei boschi, a lasciarsi andare al vento, ad ascoltare la natura che parla.
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