È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro.
E' lo stesso Italo Calvino, in un'intervista, a introdurci in uno dei suoi libri più complessi e affascinanti, Se una notte d'inverno un viaggiatore. Libro che, colpevolmente, ho lasciato per anni a stagionare su uno scaffale della mia libreria. Ma che appunto, è ben stagionato: non come tante altre opere che con il tempo perdono il loro appeal e forse anche il loro senso.
Per dire, sono pagine che hanno retto benissimo alla
definitiva liquidazione di un certo clima politico, sociale e culturale.
E che forse proprio oggi, nella grande confusione dei ruoli e dei
linguaggi, acquistano ulteriori significati.
Impossibile raccontare questo libro, che contiene almeno altri dieci
libri, che sono libri possibili e quindi libri veri, più un undicesimo,
che non è solo la cornice, ma piuttosto la chiave. E che chiave: così
importante da aprire la porta che ci permetterà di sbirciare nei misteri
della creazione letteraria, del rapporto tra l'opera e il suo autore e
del libro con il suo lettore.
Come dire che ogni libro appartiene più al fiume di parole che lo fanno
che a chi lo firma. Che ogni libro è in realtà il libro del suo lettore e
che per ogni libro ci sono tanti libri come i suoi lettori. E dunque,
comincia così:
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo"Se una notte d'inverno
un viaggiatore" di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da
te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi
nell'indistinto....
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