giovedì 5 maggio 2022

I fari di Scozia e il mare che è dentro

 


La Scozia che già da adolescente riconobbi come luogo dell'anima; i fari che a quella stessa età accarezzavo come un possibile rifugio; e ancora, Robert Luis Stevenson, i cui romanzi allora contendevano a Salgari il miglior posto nella libreria e nel cuore. 

C'è una bella fetta del mio immaginario di ragazzo nell'ultimo bel libro di Claudio Visentin, Luci sul mare. Vaggio tra i fari della Scozia sino alle isole Orcadi e Shetland (Ediciclo editore). Avventurarmi nelle sue pagine è stato come riportarmi ai tempi in cui fantasticavo su mappe del tesoro e notti di tempesta. E uscirne - dopo molti crampi di nostalgia - è stato possibile solo riprottendomi lo stesso viaggio. Almeno questo, se non il libro sui fari che per molti anni mi è ronzato per la testa, prima di soccombere definitivamente all'indolenza. 

Meno male che ci ha pensato Claudio, con le sue qualità di viaggiatore e narratore. Questo libro si porta dietro l'odore della salsedine, il rumore della risacca, lo spettacolo di coste frastagliate, battute dal vento, coperte di erica. Ma dentro ci sono anche le storie che danno un senso al viaggio. Prima tra tutte quella dell'autore dell'Isola del tesoro, discendente dalla famiglia che costruì i fari di Scozia. 

Oggi non ci sono più gli uomini che custodivano i fari, sono stati sostituiti dalle macchine e dai controlli a distanza: uno dei tanti mestieri spazzati via, insieme a qualche sogno. Però restano le loro storie. Restano le luci che un tempo erano loro a governare. Quelle luci che sono alfabeto per la gente di mare: raccomandazione, riferimento, possibilità di salvezza.

E forse ancora di più. Perché i fari possono essere anche linguaggio interiore, rivelazione, spazio che, soprattutto in un viaggio come  questo, appartiene sia al dentro che al fuori.

"Noi siamo il faro, ma siamo anche il mare intorno", scrive Visentin verso la conclusione. Io da questa frase mi faccio accompagnare anche finita la lettura. E davvero mi sento faro, mi sento mare. 




 

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